Ficha de artigo : 328596
Michele Antonio Rapos, Natura morta con vaso di fiori, pesche e un cesto d’uva in un giardino di rose, Già collezione Giuseppe Rossi, XVIII secolo, olio su tela
Época: Segunda metade do século XVIII
Medidas A x L x P   

Michele Antonio Rapos (Torino 1733-1819)

Natura morta con vaso di fiori, pesche e un cesto d’uva in un giardino di rose

Già collezione Giuseppe Rossi

Olio su tela, cm 113,00 x 105,00 – con cornice cm H 130,00 x L 121,00 x P 6,00

prezzo: trattativa riservata

oggetto corredato da certificato di autenticità

La tela, di pregevole fattura, appartenne alla celebre collezione di Giuseppe Rossi la quale fu venduta in asta da Sotheby’s nel 1999. L’opera raffigura una natura morta con una ricca composizione di fiori e frutta ambientata in un giardino di rose. Al centro della tela un grande vaso in ceramica blu con dettagli in bronzo dorato è rigogliosamente adornato da un trionfo di fiori sui toni dei bianchi, rossi e blu. Alla base del vaso un canestro di vimini rovesciato è ricolmo di uva bianca e nera. Accanto, due pesche equilibrano la composizione. Verso destra, in secondo piano, su un muretto, alcuni fiori si adagiano verso il basso. In primo piano un cespuglio di rose fa da quinta alla scena.

L’opera è attribuita all’illustre pittore di nature morte Michele Antonio Rapos (o Raposo, non Rapous come molti erroneamente scrivono, storpiandone il nome alla francese). Rapos è certamente riconosciuto come il migliore autore di nature morte in Piemonte fra secondo Settecento e inizio Ottocento. Molto apprezzato dalla corte sabauda e dalla locale nobiltà, l’artista è presente nelle principali residenze di corte e in numerosi palazzi e castelli privati in tutto il Piemonte.

Michele Antonio Rapos nasce a Torino nel 1733, da Giuseppe Antonio e Anna Teresa Chiaravelli, e vi muore nel 1819. Fratello di Vittorio Amedeo, anch’egli importante pittore di corte, si specializza nel genere delle nature morte riscuotendo successo presso la corte Sabauda dalla quale riceve commissioni per la Reggia di Venaria Reale, di Stupinigi, per il Palazzo Reale di Torino.

Le nature morte del Rapos possiedono particolari caratteristiche che le rendono facilmente individuabili: fra i frutti spiccano grappoli d’uva, pesche, susine, pere, talvolta melagrane, meloni e fichi; fra i fiori, spesso raccolti in grandi vasi monumentali, si possono ammirare rose delicate, soffici peonie, garofani e tulipani. Gli elementi architettonici e decorativi, tra i quali si segnalano i vasi baccellati o con elementi a bassorilievo e porcellane, si rifanno ai grandi modelli della tradizione francese, nel gusto dello stile Luigi XV. Rapos interpreta il gusto rococò piemontese con grazia e leggiadria decorativa, manifestando di conoscere i pittori di natura morta francese del Settecento, quali Jean-Baptiste Blain de Fontenay, François de Cuvilliés e Alexandre-François Desporte. Le prime sue nature morte, databili intorno al 1755, hanno ancora esiti tardobarocchi, fondi scuri, natura lussureggiante, paesaggi avvolti nell’oscurità, dai quali emergono fiori e frutti, elementi decorativi.   

Nella tela qui presentata, databile intorno al 1780 circa, lo sfondo scuro che avvolge la scena rende suggestiva la composizione, nella quale i fiori e i frutti spiccano con colori, vivi e armoniosi, accordati prevalentemente nella gamma dei rossi, dal vermiglio allo scarlatto, dei bianchi e dei blu.

Caratteristica dell’artista è l’uso di una pennellata delicata e la resa vellutata dei frutti, particolarmente evidente nella descrizione dell’uva e delle pesche.

L’opera, di grande qualità pittorica ma di dimensioni contenute, appartiene alla produzione più intimista dell’artista, il quale dipinge molte tele di simile struttura destinate a un collezionismo privato che amava adornare le dimore collinari torinesi, in cui trascorreva le villeggiature estive, con quadri dai soggetti ameni e piacevoli.

Bibliografia essenziale

Voce: Michele Antonio Rapos, di Arabella Cifani, Francesco Monetti, in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 86 (2016), ivi bibliografia precedente

The Porcelain, paintings, Silver and Decorative Arts form the Estate of the late Giuseppe Rossi. Vol. IV, Sotheby’s, Londra 10-11-12 Marzo 1999

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