Quattro poltrone, in legno intagliato e laccato, Francia, metà del XVIII secolo, Epoca Luigi XV
Misure: cm H 96 x L 65 x P 63
Prezzo: trattativa riservata
Oggetto corredato da certificato di autenticità
Il gruppo di sedute, composto da quattro poltrone, è stato realizzato in Francia nel XVIII secolo, epoca Luigi XV. La struttura lignea intagliata con riserve, riccioli e decori floreali a rilievo, è laccata nei toni dell’avorio e dell’azzurro. Lo schienale delle poltrone, rivestito in tessuto, è leggermente mosso e curvilineo. I braccioni, al centro con imbottitura rivestita da tessuto, così da creare un comodo appoggio, sono raccordati alla seduta, anch’essa foderata in tessuto, con elementi arcuati. Le quattro gambe, mosse e curvilinee, sono intagliate e laccate in bicromia.
Il tessuto utilizzato per le poltrone, a decoro naturalistico, è moderno e in buono stato di conservazione.
Appartenente allo stesso salotto è disponibile anche un divano a tre posti, con analogo disegno e colore delle poltrone. Lo schienale è di forma avvolgente e prosegue quindi anche lateralmente al fine di conferire maggiore comodità. I braccioli sono rivestiti in tessuto. La struttura lignea, curvilinea, con sette gambe mosse, risulta molto leggiadra e particolarmente decorativa. Il divano è completato da tre cuscini foderati con la medesima stoffa.
È inoltre possibile ampliare il numero di sedute con altre due poltrone francesi, anch’esse della stessa epoca Luigi XV, foderate con lo stesso tessuto. La struttura e gli intagli di queste due sedute è molto simile: sono laccate in bicromia nei toni dell’avorio e del grigio, con riserve, cornici e elementi a rilievo a foggia floreale.
Le poltrone e il divano risultano nel loro insieme molto raffinati ed eleganti, di grande decoro per un salone o un ingresso, collocabili sia in gruppo che suddivisi in diversi ambienti. La colorazione chiara delle lacche utilizzate e la tipologia di tessuto con cui sono presentate, conferiscono a queste sedute molto luminosità, rendendole adatte accanto ad arredi antichi o moderni.
Época: Segunda metade do século XVIII